Siamo pronti? Verso il Parco Nazionale del Matese (1/2)

 

A partire da questa intervista al dott. Vincenzo D’Andrea, coordinatore della Consulta del Matese e presidente dell’Associazione micologica del Matese, Clarus, il giornale di informazione edito dalla Diocesi di Alife-Caiazzo, inaugura ufficialmente uno spazio dedicato al Parco che verrà.

Riportiamo alcune dichiarazioni.

 

Vincenzo, raccontaci come è nata l’idea di costituire la Consulta del Matese, quali sono i suoi scopi e qual è il percorso che intende compiere in vista del Parco Nazionale del Matese…

Già da 3 anni, con altri amici di altre piccole ma attivissime associazioni del Matese, abbiamo pensato di creare una sinergia per avere un territorio più dinamico, considerando seriamente di vivere in una “Area Protetta”. Lo scorso anno, a Dicembre, con l’istituzione del Parco Nazionale del Matese (Legge di stabilità 2018 del 27/12/2017 n.205) abbiamo pensato che fosse giunto il momento di concretizzare l’idea della Consulta. Abbiamo presentato il progetto pubblicamente che in partenza ha visto 14 Associazioni del Parco Regionale del Matese e che oggi ne conta più di 50. Lo scopo fondamentale della Consulta del Matese è promuovere il territorio del Matese e, attraverso la corretta e coerente informazione, facilitare la realizzazione di un “buon Parco Nazionale.

 

Ci fai capire, in poche parole il significato di Area Protetta e di Parco Nazionale?

Un’ “Area Protetta” è per legge (L.394/1991) un preciso territorio dove si “garantisce e si promuove, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale”. Il “Parco Nazionale” è la massima espressione di un’Area Protetta.

Attraverso una legge dello Stato, (Decreto del Presidente della Repubblica), viene sancito che un dato territorio, in tutte le sue espressioni, naturalistiche, geomorfologiche ma anche antropiche, storico-archeologiche ed agro-silvo-pastorali, venga preservato per le generazioni presenti e future.

 

Vi inviatiamo a leggere tutt la prima parte dell'articolo sul sito di Clarus.

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